Antonio ha un problema che lo affligge: purtroppo è da anni che non riesce a saldare i propri debiti con lo Stato, vedendosi notificare cartelle esattoriali per il pagamento di somme che aumentano periodicamente a causa di sanzioni e interessi di mora.
Poco tempo fa, rivolgendosi al proprio commercialista, Antonio ha ricevuto una buona notizia che forse potrà offrigli una boccata d’aria: il governo ha emanato un nuovo Decreto Legge che, contestualmente alla chiusura di Equitalia s.p.a. e all’affidamento del ruolo esattoriale all’”Agenzia delle entrate-Riscossione”, prevede un meccanismo di definizione agevolata dei carichi iscritti al ruolo (procedimenti fiscali per ritardo o mancato pagamento delle tasse) per rendere “più invitante” il pagamento delle tasse da parte dei cittadini morosi.
Non è la prima volta che assistiamo al tentativo estemporaneo dello Stato di “fare cassa” , probabilmente susseguente alla constatazione della difficoltà, per i cittadini come Antonio, di procedere al pagamento degli onerosi tributi accumulati nel tempo, soprattutto in un periodo di profonda crisi economica.
In questo caso è il Decreto Legge sulle “misure urgenti in materia di riscossione” a fornire la disciplina della definizione agevolata dei tributi, prevedendo una fitta serie di norme sulle agevolazioni e la procedura per accedervi.
In particolare, relativamente ai carichi inclusi in ruoli affidati agli agenti della riscossione tra il 2000 e il 2015, viene prevista la possibilità di estinguere i propri debiti, senza la necessità di pagare le sanzioni o somme aggiuntive e gli interessi di mora maturati, versando gli importi dovuti o in un’unica soluzione o mediante più pagamenti dilazionati fino a un massimo di quattro rate.
La procedura per accedere alle agevolazioni previste richiede che il debitore presenti, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del Decreto, un’apposita dichiarazione con la quale manifesti la volontà di accedere alla procedura. Essa dovrà contenere anche la richiesta di rateizzazione e l’indicazione degli eventuali giudizi in corso aventi ad oggetto i carichi ai quali il debitore dovrà necessariamente rinunciare. Le modalità di presentazione della dichiarazione e la relativa modulistica saranno pubblicate sul sito internet dell’agente della riscossione entro 15 giorni dall’entrata in vigore del Decreto.
Successivamente alla dichiarazione da parte del cittadino, entro 180 giorni dall’emanazione del Decreto, l’agente della riscossione gli darà comunicazione degli importi dovuti, indicando, nel caso sia stata richiesta la rateizzazione, gli importi delle singole rate e i termini di scadenza delle stesse. Nel Decreto viene comunque previsto che il termine per il pagamento della terza rata non possa superare il 15 Dicembre 2017 e quello per la quarta il 15 Marzo 2018. Il mancato pagamento della somma o anche di una sola delle rate accordate comporterà la disapplicazione della procedura di definizione agevolata e i pagamenti eventualmente effettuati verranno considerati a titolo d’acconto sull’intero importo dovuto.
Inoltre, il governo ha deciso di limitare l’applicabilità della procedura di definizione agevolata, prevedendo l’esclusione di alcune tipologie di debiti nei confronti dell’agente della riscossione. Ad esempio, non si può usufruire delle agevolazioni per le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato o per le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di sentenze penali di condanna.
Invece, nel caso di somme dovute a titolo di sanzioni derivanti dalla violazione del codice della strada, il governo ha deciso di modulare diversamente l’agevolazione. Per tali somme, infatti, sarà possibile estinguere il proprio debito senza la necessità di pagare gli interessi prevista dalle cartelle, dovendosi comunque versare le somme relative alle sanzioni e alle somme aggiuntive maturate sul debito originario (interessi).
In definitiva, la nuova procedura di agevolazione sembra essere una buona opportunità per i cittadini in difficoltà di tirare un sospiro di sollievo, sempre che il loro debito rientri tra le categorie ammesse dal decreto. Per tutti gli altri, invece, le procedure di riscossione dei debiti seguiranno il loro corso in capo a Equitalia, almeno fino al primo Luglio 2017, (data dello scioglimento della società), per poi passare nelle mani dell’ “Agenzia delle entrate-Riscossione”.
Dott. Marcello Ricciuti