San Benedetto –Frazione di Amatrice –
Ci arriva la denuncia di una famiglia di San Benedetto, una delle tante frazioni di Amatrice.
Da ieri 11 persone, tra cui cinque bambini, sono bloccate in un modulo sae circondato da un metro e mezzo di neve.
Hanno provato ripetutamente a contattare i soccorsi ma non hanno ricevuto risposta.
Il combustibile per il riscaldamento sta per finire, sono completamente isolati e spaventati.
Si tratta di una famiglia di allevatori che, come tanti in quelle zone, sta vedendo morire gran parte del proprio bestiame.
Perdere gli animali per questa gente significa perdere la loro fonte di sostentamento, il loro lavoro, un pezzo della loro vita.
Non a caso, sono cittadini che hanno deciso di non lasciare la loro terra; di continuare a resistere nei loro luoghi, nonostante il terremoto ed il gelo.
Siamo consapevoli della gravità della situazione.
Le condizioni climatiche avverse e le ulteriori scosse rendono sicuramente difficili i soccorsi e sappiamo bene che vi è chi sta facendo un duro lavoro per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto.
Tuttavia, non possiamo non constatare come poco si sia fatto in termini di prevenzione.
Si sapeva,infatti, che quest’inverno sarebbe stato più rigido dei precedenti, con precipitazioni nevose che non si vedevano da decenni.
Ci chiediamo, dunque, come sia possibile che le turbine per liberare le strade non fossero già presenti sul posto o che addirittura se ne siano lasciate alcune guaste nei box della provincia di Rieti.
Ci chiediamo come sia possibile che i soccorsi non abbiano una mappatura puntuale dei cittadini presenti nelle diverse frazioni e non abbiano immediatamente provveduto a contattare la popolazione.
La situazione denunciata da Brigate di Solidarietà Attiva – Terremoto Centro Italia e Comitato Civico 3e36 di Amatrice ci parla di un preoccupante “crollo dell’assistenza statale” con l’incapacità di dare una risposta efficiente alle gravi situazioni verificatesi in queste ore.
Da parte nostra, continueremo a stare vicino alle popolazioni colpite dal sisma,
denunciando ciò che stanno subendo e dando loro assistenza.
Siamo convinti che si possa e si debba fare di più.
Questa gente ha già dimostrato una forza ed una resilienza sovraumana.
Non è accettabile che delle inefficienze del sistema pubblico aggravino le loro sofferenze.
In gioco ci sta la vita di migliaia di persone e di intere comunità.
AGGIORNAMENTO
Fa piacere avere avuto notizia che la viabilità verso la frazione è stata ripristinata e i soccorsi sono arrivati. Riconosciamo lo stato di emergenza e le difficoltà che incontra chi sta lavorando senza sosta per soccorrere le tante frazioni di quel territorio e le famiglie in difficoltà e siamo felici di poter dare un contributo, anche con semplici segnalazioni, sia ai cittadini che ai soccorsi in questo difficile momento.