“Essere cittadini europei significa beneficiare di grandi cose: un continente in pace, la più grande economia del mondo, la libertà di movimento— concetti che spesso diamo per scontati. Ma significa anche tutte quelle piccole cose quotidiane che fanno davvero la differenza nella vita di tutti i giorni.”
La cittadinanza europea nasce nel 1992 con il Trattato di Maastricht ed è oggi regolata dal Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. Ma come si diventa cittadini europei e quali sono i diritti che ne derivano? Chi è cittadino di uno Stato Membro lo diventa automaticamente: avremo quindi una cittadinanza che si aggiunge ma che non si sostituisce a quella della nostra nazione.
All’interno dell’Unione sono oggi 14 milioni i cittadini che risiedono in uno Stato Membro diverso da quello di appartenenza. Il primo e fondamentale diritto riconosciuto ad ogni cittadino è infatti quello di circolare e soggiornare liberamente. Ognuno potrà studiare e lavorare nel paese di propria scelta senza restrizioni di tempo o particolari condizioni; l’unico limite riconosciuto è quello della sicurezza pubblica. Gli stati avranno dunque la possibilità’ di allontanare quei cittadini ritenuti pericolosi per la salute o l’incolumità pubblica.
I cittadini dell’Unione hanno, poi, diritto di voto ed eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo nello Stato in cui sono residenti alle stesse condizioni dei cittadini nazionali ed hanno, inoltre, il diritto di votare ed essere eletti alle elezioni comunali. Un cittadino francese, per esempio, potrà diventare consigliere comunale a Roma; in 14 degli Stati Membri si ha addirittura la possibilità di candidarsi a sindaco.
Se si hanno dubbi su una qualsiasi questione legata alla cittadinanza e ai diritti da questa derivanti, ci si può rivolgere agli organismi consultivi e ricevere una riposta nella propria lingua da qualsiasi paese. Esiste un centro di assistenza che risponderà ad ogni quesito, per esempio se si hanno dubbi sulla propria residenza o sui diritti dei consumatori: si tratta del Centro Direct Europe e risponde al numero 0080067891011.
Anche quando si viaggia la nostra cittadinanza europea non ci abbandona. Se nel territorio di un paese fuori dall’Unione non è presente l’ambasciata o il consolato del nostro paese ci si potrà rivolgere alle autorità diplomatiche di qualsiasi altro Stato Membro come se fosse quello di appartenenza.
Essere europei significa avere anche un diritto alla salute a tutto tondo. Si potranno ricevere (e dovranno essere somministrate) cure in ogni Stato Membro come se si fosse a casa propria: basterà presentare la propria tessera sanitaria. Anche al di là di situazioni d’emergenza si può scegliere di usufruire dell’assistenza sanitaria in un altro paese ed essere poi rimborsati dalla propria assicurazione o dal proprio apparato sanitario. Se ritengo che la mia malattia possa essere meglio curata in Germania non incontrerò particolari restrizioni!
Infine, in quanto cittadini si ha diritto ad un processo equo in qualsiasi paese dell’Unione. Ciò significa avere il diritto ad un’interprete, alla traduzione degli atti, ad avere un avvocato e a comunicare con la propria famiglia e il consolato.
Quelli di cui abbiamo parlato sono solo alcuni dei più importanti diritti che derivano dalla cittadinanza europea che troppo spesso vengono sottovalutati e dimenticati nella nostra vita quotidiana. Non si è più cittadini di un unico stato ma di 28 Stati e di un’Unione Europea nella sua unicità.
Ottavia Dora Lo Sardo